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Position Paper su Metano e Biometano

Si è tenuto lo scorso 17 giugno, il webinar “Metano e biometano – un’eccellenza italiana” sui temi dell’impiego del gas naturale nei trasporti e delle sue prospettive, organizzato da Cluster Lombardo della Mobilità (CLM), insieme a Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia, Confagricoltura, Consorzio Italiano Biogas, FAI Brescia, Federmetano, Natural Gas Vehicle Italy.

In tale occasione, le associazioni – che rappresentano l’intera filiera del metano/biometano per autotrazione in Italia – hanno firmato un Position Paper  che nella prima parte presenta i vantaggi e gli scenari per l’uso del metano/biometano per i trasporti e nella seconda le proposte alle Istituzioni per lo sviluppo dei veicoli e delle reti di distribuzione in Italia.

Il documento mette in risalto i seguenti punti:

  • Il settore della mobilità sostenibile riserverà una pluralità di trazioni, ciascuna per una missione elettiva, con vantaggi e svantaggi nel ciclo di vita relativamente a Prestazioni – Impatto Ambientale – TCO (Total Cost of Ownership che include anche il recupero/smaltimento): per questo va salvaguardato il principio di “neutralità tecnologica” per le diverse soluzioni, in altre parole, il risultato ambientale che si desidera ottenere va perseguito e incentivato indipendentemente dal carburante o dalla soluzione tecnologica.
  • Il metano è da anni il principale “carburante alternativo” a quelli di origine petrolifera ed è una soluzione incentivata e affermata in molti paesi, a partire dall’Italia, dove può vantare una lunga storia, con significative quote di mercato (7% delle immatricolazioni di vetture più veicoli pesanti e autobus) e una diffusa rete di distributori.

Negli ultimi anni l’uso del metano nel settore dei trasporti si è evoluto e ha avuto due importanti linee di sviluppo:

  • L’impiego del metano in forma “liquida” – LNG che ha consentito di sostituire le bombole con i più leggeri serbatoi criogenici e di aumentare l’autonomia dei veicoli, trovando successo nel settore dei veicoli pesanti (autocarri e autoarticolati, con quote di mercato che raddoppiano ogni anno e oggi raggiungono il 4%) e degli autobus a lunga percorrenza.
  • La diffusione del bio-metano – derivato dagli scarti agricoli e dai rifiuti urbani (Forsu) – che elimina l’emissione di CO2 e il conseguente effetto serra (tipico delle risorse fossili) e garantisce la creazione di una “economia circolare”.

Il successo del metano è stato supportato dalle tecnologie e dalla capacità di innovazione delle aziende italiane specializzate nella componentistica che hanno saputo cogliere le opportunità, diventando imprese di grandi dimensioni, competitive a livello internazionale e, in alcuni casi, leader a livello mondiale.

E’ quindi fondamentale che le Istituzioni comunitarie, nazionali, regionali e locali garantiscano un’equilibrata allocazione delle risorse sia per gli investimenti che per la gestione, tenendo conto della tempistica di sviluppo e diffusione delle diverse tecnologie e dei relativi impianti.

La produzione industriale di veicoli, componenti importanti (ad esempio le batterie) ed impianti deve essere affrontata con una logica allargata del tipo Life Cycle Analysis, che tiene conto di tutte le fasi che vanno dall’estrazione delle materie prime fino al recupero e smaltimento finale (dalla culla alla tomba).  Gli investimenti, soprattutto pubblici, per la realizzazione di reti/stazioni di rifornimento, devono essere coerenti con le capacità di diffusione delle tecnologie e portati avanti con coerenza rispetto alle politiche avviate, come nel caso delle reti di rifornimento LNG/CNG.

Fonte Assogasmetano.it

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