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Rapine ai distributori: scatta un fermo. Contestati due colpi

Tenta di rapinare due distributori di carburante a Teramo città: un colpo stava quasi per riuscirgli ma è stato acciuffato dai carabinieri con l’ausilio di un dipendente della stazione di servizio a Terrabianca lungo la Teramo-mare. E’ proprio nell’area dell’impianto di distribuzione che ieri pomeriggio, N.M. di 51 anni, è stato fermato dai militari dell’Arma e condotto in caserma. L’uomo, un disoccupato residente a Tossicia, e con precedenti specifici, a bordo di una Panda blu aveva tentato di fuggire poco prima con un bottino di 1300 euro fattosi consegnare da un dipendente all’interno del bar della stazione di servizio, dopo avergli puntato contro una pistola (poi successivamente rivelatasi solo un’arma giocattolo).

Erano poco prima delle ore 14. Una rapina lampo la sua: il malvivente era entrato con il volto travisato da mascherina e occhiali da sole, minacciato il personale e preso l’incasso. Qualcosa però poi andato storto: una volta uscito, infatti, è stato fermato nel suo tentativo di fuga da un altro dipendente che lo ha intercettato poco prima che lo stesso riuscisse ad entrare nell’abitacolo della propria autovettura.

Ne è nata una colluttazione, dove il coraggioso dipendente è riuscito anche a sfilare la somma al rapinatore, bloccandolo il tempo sufficiente per l’arrivo delle gazzelle dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Teramo, nel frattempo allertati dal titolare dell’impianto di distribuzione che aveva assistito alla scena. L’uomo è stato quindi fermato e portato in caserma in piazza del Carmine, dove è rimasto in stato di fermo per qualche ora prima di finire in arresto.

Le indagini e le testimonianze hanno successivamente accertato che prima del colpo nella stazione di Terrabianca, il 51enne si era recato verso l’ora di pranzo presso il distributore di carburanti Eni lungo via Po. Qui, sempre a bordo della sua Panda blu, aveva minacciato con la pistola un benzinaio intimandogli di consegnare il danaro. Il povero dipendente sotto la minaccia dell’arma aveva risposto al malvivente di non avere nulla con sé e di avere già messo via l’incasso. Poi, spaventato, con un balzo era riuscito a fuggire andandosi a rinchiudere nella proprio auto. E’ a quel punto che il rapinatore, decisamente innervosito, ha deciso di cambiare obiettivo, dirigendosi presumibilmente verso la Teramo-mare per tentare l’altro colpo.

Sulle prime, nel corso delle indagini gli stessi investigatori avevano vagliato la possibilità di un collegamento con la recente rapina alla stazione di servizio di via Cupa a Giulianova Paese di sabato scorso. Colpo che aveva fruttato 7.000 euro ai malviventi. In quel caso i rapinatori erano 4 e con il volto travisato con maschere di Halloween. Successivamente l’episodio è stato ricondotto ad un colpo isolato.

L’intera refurtiva recuperata è stata restituita al proprietario della stazione di servizio mentre l’arma giocattolo è stata sequestrata. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione del magistrato di turno, il sostituto procuratore Andrea De Feis, in attesa dell’udienza di convalida che si terrà questa mattina.

Fonte ilmessaggero.it – Articolo di Daniela Facciolini

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