LONDRA (Reuters) – Shell ha registrato un utile record di 40 miliardi di dollari nel 2022, coronando un anno tumultuoso in cui l’impennata dei prezzi dell’energia dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha permesso al colosso energetico di offrire agli azionisti una remunerazione senza precedenti.
I guadagni record della major britannica, più che raddoppiati rispetto all’anno precedente, rispecchiano quelli annunciati questa settimana dalle rivali statunitensi e sicuramente intensificheranno la pressione sui governi affinché aumentino ulteriormente le tasse sul settore.
“Intendiamo rimanere disciplinati e al tempo stesso offrire agli azionisti rendimenti attraenti”, ha detto il Ceo Wael Sawan in un comunicato, il primo sui risultati trimestrali da quando ha assunto la guida dell’azienda l’1 gennaio.
Shell ha anche registrato un utile record nel quarto trimestre di 9,8 miliardi di dollari grazie alla forte ripresa dei guadagni derivanti dal commercio di gas naturale liquefatto (Gnl), battendo le stime degli analisti di 8 miliardi di dollari.
L’utile annuale ha raggiunto i 39,9 miliardi di dollari, più che raddoppiando rispetto allo scorso anno e ben oltre il precedente record di 31 miliardi di dollari del 2008.
Come già annunciato, Shell ha aumentato il dividendo del 15% nel quarto trimestre, il quinto aumento dopo il taglio di oltre il 60% sulla scia della pandemia Covid-19 del 2020.
La società ha inoltre annunciato un nuovo programma di buyback per 4 miliardi di dollari nei prossimi tre mesi, invariato rispetto ai tre mesi precedenti. Nell’anno fino a febbraio 2023 la società ha riacquistato 19 miliardi di dollari di azioni, quasi il doppio del totale del 2019, prima della pandemia.
Fonte yahoo.finanza.com Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi