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Santa Margherita, il braccio di ferro fa Comune e distributore Ip finisce in Cassazione

La vicenda riguarda il distributore carburante, chiuso da anni, di corso Matteotti

Prosegue il braccio di ferro tra Comune di Santa Margherita e Ip, riguardo al distributore di carburante chiuso da anni in corso Matteotti, nei pressi della rotonda di Sant’Erasmo. La questione arriva sino al terzo grado di giudizio del tribunale. La società, infatti, ricorre in Cassazione per “regolamenti di giurisdizione”. Il termine per costituirsi in giudizio scade oggi ma il Comune di santa Margherita ha già deciso di resistere, assegnando l’incarico per rappresentarlo all’avvocato Corrado Mauceri.

La vicenda si gioca da tempo su diversi tavoli. Era l’agosto 2020, infatti, quando la stessa Ip decideva di interrompere il contratto di comodato gratuito al gestore cui era stata assegnata la pompa di benzina, in anticipo rispetto alla scadenza del 2023. Il primo contenzioso al Tar era stato quindi tra azienda e gestore: al termine Ip era tornata ad avere la disponibilità della pompa, ma la aveva lasciata chiusa. Quando si è deciso di riaprirla, secondo il Comune, erano decaduti tutti i permessi di cui necessita quella determinata attività: la concessione di suolo pubblico emessa dallo stesso municipio, ma anche i permessi che fanno capo agli altri enti preposti. In base alle normative vigenti, è la posizione dell’amministrazione, una nuova concessione non potrebbe essere concessa. Questo indipendentemente dal fatto che, nel frattempo, siano stati eseguiti i lavori sulla rotonda e la vicina piazza San Bernardo (dove giusto oggi sarà collocato il nuovo albero che prende il posto del leccio), che erano stati progettati anche con la presenza del benzinaio.

Adesso la partita si riapre, perché Ip tenta un’altra strada per arrivare alle condizioni della riapertura. L’azienda, infatti, si rivolge alla Cassazione sostenendo che quella del benzinaio di corso Matteotti non fosse una concessione del Comune ma una locazione e che quindi sia competente l’autorità giudiziaria ordinaria e non quella amministrativa. Il Comune, a sua volta, continua a sostenere, invece, che si tratti di un rapporto concessorio di suolo pubblico e non di locazione di un bene che il Comune deterrebbe, invece, a titolo patrimoniale. L’incarico all’avvocato è stato assegnato con un atto degli uffici: il percorso, ormai, è tutto di natura tecnica. Lo stato del benzinaio è una delle situazioni che, spesso, vengono lamentate dall’opposizione consiliare. Da questo passaggio, forse, arriverà la chiarezza definitiva.

Fonte ilsecoloxix.it – Articolo di Simone Rossellini

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